VecchioDoro |
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| CITAZIONE (martello. @ 11/11/2008, 11:58) Che dire della tasferta di Venezia? In tanti avete scritto cose bellissime, e questo fa grande piacere...sapere che questa fantastica sensazione è collettiva da grande carica. Una sensazione strana che non può essere liquidata semplicemente con: "ritrovato entusisamo"...io la sto vivendo diversamente, sembra di vivere nel moto delle lancette di un vecchio orologio che si è fermato tanti anni fa e che finalmente a ripreso a girare...lo vedi da tante cose: dalle facce diverse dei soliti noti, dalle facce ritorvate di gente "perduta", dalla curva "che si muove", ondeggia, la gente non sta impalata, cambia posto, scende le scale, le risale...e "viene giù" per un gol cazzo! Era ora! Lo vedi anche dai primi scazzi in curva, equilibri da ritrovare, regole di convivenza da stabilire...e qui c'è bisogno di tanta maturità...DA PARTE DI TUTTI. È una Curva che ha ripreso a vivere dopo anni di coma, in questi anni c'è comunque chi si è preso la briga di averne cura e questi vanno rispettati e ammirati per quello che hanno fatto e stanno facendo, è un dato di fatto, da non scordare mai, di contro, questi ultimi devono capire che c'è ancora una generazione viva e vegeta che questa curva l'ha fatta grande, che ha lasciato un segno, che ha dato blasone nazionale a una tifoseria e che ha tante cose da insegnare...e anche questo è un dato di fatto. È il momento di dimostrare, TUTTI, se siamo uomini, mettendo in campo umiltà, rispetto, capacità di ascolto e comprensione o solamente burattini di legno, ognuno attaccato alla sua "lancetta" del cazzo ignorando che in un orologio ce ne sono più di una e devono muoversi in sintonia. Mi auguro che adesso non si cominci a fare tutti i bambalegni facendo il giochino degli schieramenti, senza nemmeno saperne le dinamiche...dalla parte dei vecchi (magari solo perchè si è vecchi) o dalla parte dei giovani (magari solo perchè si è giovani)...che merda è una curva spaccata? L'avevamo davanti agli occhi, a Venezia, un orrore...e che serva da monito, che vi terrorizzi tutti. Ecco cosa mi porto a casa da Venezia, assieme alla gioia incontenibile che ha colpito tutti, assieme alla visione surreale di un viaggio stazione-stadio bellissimo (Venezia mi piace di brutto, tomo-ghseboro!), mi porto a casa un pacco di nuove motivazioni per cominciare a crescere, perchè la Ovest possa dare finalmente il massimo (non lo abbiamo ancora dato)...e mi porto a casa un po' più di malinconia e tristezza delle altre volte perchè mi manca come l'aria uno dei gruppi più significativi, che non tornerà più, della nostra curva. Hai scritto cose bellissime e giustissime (mi tocca quotarti per la seconda volta in due minuti) e su quello che manca hai ragione da vendere, la sensazione che provi è la stessa che provo io. Mi guardo intorno e in mezzo a tutto questo entusiasmo non vedo più le faccie che vedevo 15 anni fa, gli amici che venivano con me allo stadio, disgustati da anni di fogna, diffide per una scoreggia, vere e proprie persecuzioni ai danni di una curva gloriosa. Mi fa strano trovarmi in un contesto così simile eppure così diverso. Però ti cito soltanto una cosa, che mi hai detto proprio tu dopo il mio primo messaggio di presentazione sul forum e che io ho fatto mia con grande rispetto: ai miei moti di nostalgia hai espresso solidarietà ma mi hai anche detto "...adesso smollati perchè è più importante quello che si fa di quello che si è fatto." Parole giuste.
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