| Spero che questa sia la posizione giusta (cartella "Ultras", sottocartella "Curva unita") per postare un'opinione senza urtare la sensibilità di nessuno. Premetto che parlerò di cose che probabilmente qualcuno avrà già letto e scritto prima di me (rimango del parere che una discussione non si esaurisce soltanto perchè chi ne ha parlato prima poi si annoia a sentire chi arriva dopo), forse citerò dei noiosissimi numeri, forse dirò cose che non a tutti piaceranno, forse sarò schifosamente prolisso. Per cui, chi si sente particolarmente a corto di pazienza e/o tolleranza glissi pure al prossimo post, senza offesa. Io non mi offendo a mia volta. Libero arbitrio, primogenito della democrazia. Sono anni che viene trattato l'argomento curva, io sento questo momento come il più indicato per esprimermi. Innanzitutto perchè secondo me qualcosa da oliare c'è già adesso. Solo un’oliatina, niente di più. E in secondo luogo perchè, in previsione di un futuro ritrovato entusiasmo cittadino (magari non immediato e magari non delle proporzioni di GBFabbriana memoria) gli equilibri all'interno della Ovest faranno davvero la differenza. Io, ragazzino di 14 anni, vado allo stadio per la prima volta perchè il mio compagno di classe più figo di me ci va, e perchè la squadra sta facendo bella figura e leggo spesso il nome della mia città in grassetto su sfondo rosa. Mi lascio convincere e faccio la mia trafila per il biglietto nominale, faccio le mie code (e Dio sa quanto mi costa, io sono figlio della frenesia, non ho tempo nemmeno di scrivere le parole per intero figuriamoci...), prendo pure un pò di freddo perchè siamo in inverno. Quando finalmente entro, trovo un ambiente teso dove la gente litiga, rischio di prendere due schiaffoni perchè non so chi seguire (dal momento che partono dieci cori diversi da dieci punti diversi) e, se sbaglio a cantare, gente molto più grande e grossa di me mi urla in faccia che sono uno stronzo. E mi perdo pure il pomeriggio al Sinatra dove c'è pieno di fighette.... Beh, se permettete mi tengo in berta i miei 10 euro e vaffanculo a tutti. Altro discorso se, quando metto il mio primo passo dentro quel posto (che mio padre definisce monumento, boh, cosa ci sarà poi di tanto bello?), trovo tremila pazzi che si sgolano dietro ad uno solo, che lancia i cori e si fa un mazzo così (e mi chiedo perchè paga tutti quei soldi per non vedere mai una partita, però è un grande e mi piacerebbe essere come lui) e sento dei boati che mi fanno alzare la pelle sopra il giubbino.... beh, insomma.... Poi quando segna la Spal tutti si abbracciano e saltano e io finisco pure per terra qualche volta... beh, insomma.... Poi vinco la timidezza e mi metto a cantare e urlare anche io, lo fanno tutti, e improvvisamente mi sento un remo di quella barca, per davvero.... beh, allora insomma.... E se alla fine della partita i giocatori vengono a salutarmi e ringraziarmi perchè li ho incitati, sì, proprio io.... mmmmhhhh..... E se gli ultras (i veri ultras) si girano verso di noi, di me, e ci cantano di andare tutti con loro domenica prossima.... beh...allora... Sai che quasi quasi a fighette ci vado di sabato??? Ago della bilancia perchè tutti trovino questo tipo di ambiente in curva? Il rispetto. Ma non soltanto il rispetto nel senso che ci si saluta e non ci si offende. Anche e soprattutto il rispetto dei ruoli. Esistono due gerarchie all'interno di una curva, che quasi mai coincidono, per una questione di percorso di vita. Quella di anzianità di servizio, dove per tutti dev'essere chiaro che chi ha fatto la storia della curva Ovest va SEMPRE ascoltato e rispettato nelle sue opinioni, che spesso sono sagge e da cui scaturiscono buoni consigli. E quella di presenza effettiva, dove chi adesso sta trainando la curva mettendoci la faccia, il tempo, la voglia, i soldi e tutto il resto, ha il DIRITTO di decidere la linea da seguire. Se, quando e cosa si canta. Se, quando e cosa si contesta. Se, quando e cosa si scrive, si appende, si sventola. Non è un imposizione forzata per partito preso, ma un corpo senza la testa non va da nessuna parte, scientificamente parlando. E' NECESSARIO che una certa autorità decisionale da parte di un gruppo trainante venga riconosciuta e condivisa da tutti! Chi parte dal presupposto che pagando il biglietto ha il diritto di fare quello che gli pare prende una posizione poco razionale e che sicuramente non aiuta il sostegno fondamentale che una curva dà alla propria squadra. Poi dietro a questo ci stanno i consulti con mestieranti di vecchia data degli altri gruppi, funziona così in tutte le curve (quelle non spaccate). Auspico questo da cane sciolto come sono sempre stato, vicino a tanti ma in fondo a nessuno. Per il bene della curva e di conseguenza della Spal. Attualmente quello che vedo in curva è rassicurante. Rassicurante perché conosco persone intelligenti all’interno di ogni possibile gruppo presente adesso. E soprattutto perché, se dovesse esserci qualche focolaio (e ci saranno sempre, la simbiosi perfetta è un fenomeno estremamente raro) vedo tanta gente pronta a gettare secchi di acqua sopra, perché la voglia di rivedere e rivivere la dignità di una curva come la nostra prevale su tutto. Ma proprio tutto. E’ il momento di stringere, è il momento di trovare ritagli di tempo per fare riunioni con TUTTI, è il momento di chiarire per bene le linee guida prima che la curva diventi qualcosa di più grande, sfuggente, e ci trovi impreparati. So che questo in una qualche misura viene già fatto, sono ben lontano dal criticare, la mia è un’incitazione a percorrere l’unica via (a mio parere) percorribile. A scanso di equivoci… Il mio rispetto per chi si adopera adesso (e lo ha fatto con la stessa intensità anche negli anni passati quando IO come tanti altri me ne stavo al caldo a schifarmi di tutto) è il massimo che si possa avere. Il mio rispetto per chi la curva l’ha creata e ha contribuito ai tempi a farmi vivere gli anni più belli della mia vita è grande e mischiato a riconoscenza vera. Esprimo solo un’opinione, a mente libera.
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